Sàpio Restaurant si distingue nella proposta del gusto catanese dichiarando “ricerca di esperienze sensoriali, sinfonie di sapori ecletticamente armonizzati che possano condurre ad una sfera sconosciuta”.
Date le premesse e la giovane esuberanza dello chef Alessandro Ingiulla, ho atteso qualche mese “di assestamento” per visitare il nuovo ristorante della centralissima e riservata via Messina, a due passi da Piazza Europa e dalle boutique di fashion&design.
Eleganza, sobrietà e riservatezza tratteggiano la preziosa atmosfera delle sale, sapientemente valorizzate dall’attento restauro di un antico locale a volte, intarsiato di luce contemporanea. Illustrazioni artistiche rimandano agli scorci più suggestivi e caratterizzanti della città.
Nel menù estivo si scorge risotto Carnaroli riserva sette anni mantecato al Piacentino ennese, asparagi, battuta di manzo e distillato di pepe; piccione al burro salato, pancia di maialino e patate Ratte al tartufo, o petto d’anatra con purea di sedano rapa e funghi.
Varie ed articolate le proposte degustazione, che possono essere scelte solo con l’accordo di tutti i commensali del tavolo.
Dalla cucina arrivano l’olio già versato e una salsa alla senape da accompagnare alla miriade di pani gioiello che si alterneranno – a scelta – durante il servizio.
La generosità dello Chef si esprime in ben due portate di benvenuto:
baccalà mantecato al soave olio di Nocellara Etnea, dialoga col tonno fresco e una vellutata calda di zucchine. Un assaggio che esprime grande raffinatezza e magistrale esecuzione.
Non si fanno attendere le fragranti pepite di branzino, idealmente accompagnate da una crema al peperone e zucchine marinate; si rivelano irrimediabilmente salate all’assaggio.
Il sospiro monocromatico dell’insalata di granchio si svela intrigante e polifonico al palato: fiori di zucca marinati, quinoa, aria esperidata di bergamotto e salsa di ceci tiepida.
Mi attrae la stagionalità delle melanzane dei tortelli, che non arrivano però ad esprimersi per difetto di cottura.
Il trancio di dentice gratinato, servito con perle di ortaggi, non giova dell’eccessiva cottura. Solo la succosa umoralità delle cozze a corollario dona valenza alla portata.
Ineccepibile ed esemplare l’esecuzione delle basi dessert. Mousse al mascarpone, cremoso al cioccolato e fragranti briciole al cacao, nella composizione restano però solisti, non trovano vivacità nel tè, wasabi e yuzu, enunciati ma non percepibili.
Al momento del caffè si potrà scegliere tra l’acidità spinta dell’Arabica in purezza e la sua miscela con Robusta. Arriverà accompagnato da innumerevoli ma monotematici esercizi di piccola pasticceria.
Roberta Cozzetto con gioiosa professionalità e ideale discrezione, coordina il servizio in sala e la cantina, fulcro architettonico del ristorante. La selezione dei vini parte dalle peculiarità dell’Etna con timide aperture alle eccellenze nazionali ed estere.
Sapere e sapore, avanguardia, personalità e padronanza delle cotture restano sospese nell’interrogativo degli assaggi e in un giudizio congelato nell’attesa che possa maturare l’espressività della cucina.
Ristorante visitato il 30 giugno 2017.
Via Messina, 235, 95129 Catania CT
+39 095 097 5016
info@sapiorestaurant.it
Lunedì: chiuso | Martedì: 19:30 – 23:00 | Mercoledì – Giovedì – Venerdì: 12:00 – 14:30 / 19:30 – 23:00 | Sabato: 19:30 – 23:00 | Domenica: 12:00 – 14:30 / 19:30 – 23:00
In estate il Ristorante apre a pranzo su prenotazione.