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La Capinera, a Taormina il caleidoscopio di design e stagionalità

Non importa quante volte tu sia già stato nell’eden di gusto e ricercato design che Cinzia e Pietro D’Agostino dipingono d’inedita meraviglia ad ogni stagione, ogni volta il misticismo imbastito di ospitalità, luminosa grazia compositiva, squisito stile nell’enunciare le più vibranti selezioni degli ingredienti di stagione e le scelte enoiche d’avanguardia che arricchiscono la preziosa cantina, ti proiettano nell’assoluta unicità dell’esperienza di gusto.

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Il Ristorante La Capinera, a Taormina, è solo uno dei laboratori dello chef Pietro D’Agostino: Kisté nel centro storico e il Cooking Lab. sono due delle attività che portano in scena l’espressività artistica dello Chef, da sempre impegnato nel promuovere la divulgazione del patrimonio del gusto siciliano e nelle attività sociali di etica, ricerca e nelle contaminazioni culturali.

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Aprile a Taormina anticipa già l’estate, il dehors e l’incantevole sala del Ristorante si snodano abbracciando il mare e ne captano le sfumature cangianti nella mise en place e nella purezza sofisticata degli arredi.

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Arriva a tavola preceduto dalla fragranza balsamica del finocchietto selvatico appena colto, il benvenuto dello chef Pietro D’Agostino seduce al primo assaggio: una cialda friabile e vibrante di grano, si spiralizza attorno alla più sublime ed inedita espressività della Cernia. Un mantecato voluttuoso ed etereo che reinventa il piacere di assaporare uno dei prodotti più iconici della pesca isolana.

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La Degustazione di crudo alla maniera di Pietro arriva come un dipinto di mare su porcellana: nove passionali idilli che sintetizzano il pesce azzurro, i crostacei, il pescato d’altura e di scoglio, con accenti aromatici di ricercata espressività.

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Il gambero rosso di Mazara emoziona in un ologramma zen. Brilla sfrigolante di sesamo tra le espressive salse di zafferano ennese, di finocchio e nella indissolubile cremosità della maionese ai pinoli. L’agrodolce degli ortaggi e dello zenzero tatuano al palato la passionalità dell’assaggio.

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Gli spaghettoni di trafila propria sanno incantare nell’abbraccio tra gli ortaggi primaverili, il mare e la lussuriosa corruzione delle polveri aromatiche e dei pinoli tostati: cernia umorale, bietoline clorofilliche e la magistrale cottura regalano il desiderio di indagare ogni sapore.

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L’anatra laccata al miele d’Ape Nera e ai Pistacchi di Bronte, sorprende nell’analogia delle sua verve alla salsa di rapa rossa, fondente al palato, si specchia nella felice composizione di ortaggi e parmentier a corollario. 

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Il carosello dei dessert irradia di perfezione tecnica e di elegante poesia nel sublimare consistenze ed eclettismo di fragranza.

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Semifreddi e mousse che esprimono la purezza della mandorla e l’aromaticità dei frutti rossi, arrivando alle note calde del tabacco ad accarezzare la ganache fondente della più peccaminosa tartelette.

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La Capinera, la scelta di gusto che regala sempre l’emozione di un’esperienza artistica, non solo gourmand. Sul mare di Taormina, dove la sensibilità e la tecnica magistrale dello chef Pietro D’Agostino sanno distrarre dall’incanto del panorama, captando ogni attenzione a tavola e al calice.

 

 

Ristorante La Capinera

Chef Pietro D’Agostino

In sala Cinzia D’Agostino

Via Nazionale, 177
98039 Taormina mare
Loc. Spisone (ME)

+39 338 1588013

info@pietrodagostino.it

chiuso il lunedì

Ristorante visitato il 7 aprile 2018

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