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Collectif Anonyme, Chardonnay Mille Plateaux 2018, Phase 2

Facciamo quello che comunemente viene definito vino naturale, ma abbiamo scelto di chiamarlo vino artigianale, probabilmente perché amiamo l’arte tanto quanto il vino. Pensiamo che fare semplicemente buon vino, sia un’opera d’arte.

Phase 2 è una linea enologica che nasce dagli ideali di un collettivo di vigneron internazionali indipendentisti e dissidenti, che sotto il nome Collectif Anonyme, coltiva, vinifica ed imbottiglia in assoluto anonimato. Dal 2012 nella regione francese Languedoc – Roussillon, portano avanti la coltivazione dei vigneti, in prevalenza Grenache Noir, Chardonnay, Grenache Blanc e Gris e Carignan.

 Il vino nella loro filosofia si fa promotore sociale, ultimo atto di un’opera di cooperazione che mira ad essere preludio di convivialità. Collectif Anonyme è alternativo alle dinamiche di mercato, nasce come distribuzione alternativa ai proprietari terrieri tradizionalisti, per i quali i fondatori hanno lavorato prima della fondazione del collettivo. Distribuzione diretta, edizioni limitate e parametri non replicabili come valore esclusivo.

Mille Plateaux 2018, Phase 2

Le viti vengono allevate secondo pratiche agronomiche che non prevedono chimica di sintesi, applicando metodiche di biodinamica sperimentale e pluricolturale tra tra i filari. La vinificazione avviene attraverso fermentazioni spontanee, prevedendo solo lieviti indigeni, macerazioni controllate e l’impiego di barrique di secondo passaggio.

Grande attenzione è riservata anche all’utilizzo di energie rinnovabili per la produzione, la commercializzazione non impiega intermediazioni, l’obbiettivo è quello di arrivare al consumatore finale direttamente ed a prezzi etici.

 Il vino promuove armonia tra uomini, terra e viti: la fusione di questi tre elementi si riflette nell’identità del vino.

Lo Chardonnay Mille Plateaux 2018, Phase 2 ammalia per l’eleganza eclettica e la purezza identitaria, non ha tracce sensoriali che possano perturbare la degustazione ed esprime freschezza e persistenza minerale ad oltranza. Rivela una polposità che sfiora quasi la croccantezza, ha la mediterranea solarità dei sentori di nespola e mandorla acerba, accarezzando il sorso con la suadente e graffiante nota di benzoino.

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