Lasci la sala fumatori e il lounge-bar al piano terra e già per le scale ti avvolge l’atmosfera chic-zen.
Il benvenuto corale ti accoglie, nella luce delle opalescenti lampade mandarine, insieme all’aura evanescente dai pannelli satinati.
L’ambiente è già stato recentemente rinnovato dopo l’apertura del 2000, oltre l’infinito bancone sushi-bar trovi tavoli intimi o conviviali, sempre ovattati nel misticismo d’atmosfera. La proposta alla carta supera le forzature fusion, arrivando ad interpretare la cucina giapponese e andina, definendola new style: ceviche che dialoga con tartare di ventresca di tonno – toro – o manzo Wagyū, astice o vegetalia che oltre al poliedrico dimorfismo sushi-sashimi, brillano nei tacos, spiedini yakitori o tempura.
Irrinunciabile il merluzzo nero caramellato al miso – soddisfa anche nella mezza porzione – come la zuppa di miso, edamame – baccelli freschi di soia – scottati al sale Maldon o la trionfale selezione di frutta esotica.
Cura e originalità nei dessert: la curiosità di fine estate si sofferma sulla sinfonia di fichi, pistacchio e gelato al timo, enfasi di dolcezza minerale e brezza balsamica. Per il menù lunch-in-box si rimane sui 30 €, si sale alle tre cifre prestando devota e golosa attenzione alle proposte più seducenti.
Vini nazionali ed esteri: sake, Champagne ma anche signature cocktails.
Solerte il servizio, a tratti incalzante.Armani/NOBU Milano
http://www.noburestaurants.com/milan/experience/